Questo volume, edito in occasione di tre mostre a Bagnocavallo, Cervia e Amburgo, è dedicato a Mattia Moreni (1920-1999), una figura cardine dell'arte del secondo dopoguerra, uno degli artisti che più significativamente ha vissuto e interpretato le grandi trasformazioni, gli smarrimenti di esperienza e di memoria, e la perdita di cultura materiale del nostro tempo. Il volume indaga i due periodi meno noti del pittore, ovvero quello dei suoi primi dieci anni di attività e l'ultimo. Formatosi nell'ambiente torinese del dopoguerra, Moreni esordisce con una pittura di stampo espressionista, per volgersi poi all'astrattismo: è questo il primo periodo che il volume presenta, cha va dai primi anni quaranta fino al 1953, quando entra nel Gruppo degli Otto avviando così una produzione aderente all'Informale, che lo ha reso noto.