Alia meta degli anni trenta del Novecento, quando Maceo Casadei, pittore gia conosciuto in Romagna, si trasferisce a Roma come disegnatore e fotografo presso I'lstituto Luce, la situazione artistica romana era oramai consacrata come la piu moderna e vitale in Italia. E in questo contesto che Maceo raggiunge e completa la sua identita pittorica, confrontandosi, come la mostra forlivese e questo catalogo documentano,non solo con il genere a lui estremamente congeniale delle vedute urbane, ma anche con quello del nudo e della natura morta. Gli anni romani di Maceo (1934-1943), a lungo dimenticati, tornano in questa esposizione in piena luce con un corpus di inediti radunati dal collezionista Veneziani negli anni cinquanta e oggi esposti.In questo recupero sono presenti anche alcune delle "impressioni" che Maceo ha realizzato negli anni di guerra, sui diversi fronti.